LA SEDE
LO STATUTO
CURRICULUM FOTOGRAFICO DEI SOCI FONDATORI
  • LUCA ANTOGNELLI: Sono un fotografo dilettante, ho 51 anni e vivo a Perugia.
    Ho iniziato a fotografare in analogico diversi anni fa per curiosità.
    Quello che inizialmente era un semplice passatempo nel tempo è diventata una passione, per questo motivo ho frequentato corsi di fotografia al fine di perfezionare la mia tecnica.
    Ho collaborato con fotografi professionisti relativamente a reportage giornalistici, concerti e sport.
    Inizialmente mi sono dedicato alla ritrattistica per poi passare alla fotografia naturalistica.
    Ho utilizzato sempre fotocamere Canon, iniziando con una 400D, passando poi alla 50D. Sono infine passato ad utilizzare una 5D Mark III, per la sua versatilità d’impiego e 1DX Mk ll per le sue alte prestazioni.
    I principali obiettivi utilizzati sono il Canon 24-105 f4 IS USM, il Canon 70-200 f2,8 IS USM ed il Sigma 150-600 Sport.
    Attualmente mi dedico esclusivamente alla fotografia naturalistica avendone le prime soddisfazioni: una foto pubblicata da National Geographic nel 2016.
  • MASSIMO BALZANA : Nato nel ’57, gastroenterologo di professione, mi sono appassionato alla fotografia dall’inizio degli anni 70, diventando socio ed attivo frequentatore del vecchio Foto Club Perugia.
    L’ambito di attività fotografica di preferenza è rappresentato dal paesaggio, dal ritratto e dalla figura ambientata, ma soprattutto dalla
    fotografia subacquea.
    Subacqueo appassionato in attività dal 1973, istruttore dal 1978, ho integrato questa passione con quella fotografica producendo, negli anni ed a tutt’oggi, immagini subacquee sia dal mediterraneo che da quasi tutti i mari tropicali. Ho partecipato a numerosi concorsi fotografici, nazionali per la fotografia tradizionale ed anche internazionali per quanto riguarda la fotografia subacquea, raggiungendo alcuni buoni risultati, il più importante dei quali è rappresentato dal 2° posto macro- sub al “ Festival mondiale dell’immagine sottomarina “ di Cap D’Antibes in Francia.
    Attrezzatura usata :
    per la fotografia tradizionale: analogica Olympus e Nikon, digitale Nikon; in fotosub : sia analogica che digitale Nikon.
  • CARLO BIANCONI, Socio Onorario: E’ un fotografo professionista.
    Dopo l’istituto d’Arte fa esperienza come apprendista ottico (1958-61) e come tecnico di laboratorio per la fotografia a colori (1962-67).
    Dal 1968 libero professionista fotografo, dà vita insieme al socio Marcello Tortoioli e cinque collaboratori allo “Studio Iriscolor” dedicandosi esclusivamente alla fotografia industriale, pubblicitaria e di moda.
    E’ dello stesso anno la realizzazione del catalogo fotografico per la catena dei negozi Perugina. La collaborazione con Perugina/Nestlè durerà oltre trentacinque anni creando foto per la realizzazione delle confezioni, dei cataloghi e delle campagne pubblicitarie.
    Nel 1980, sempre con lo stesso socio e otto collaboratori, viene realizzato il nuovo studio di 500 mq, dotato di 4 sale di posa indipendenti, sala riunioni, sala trucco, cucina per preparazione food, attrezzeria per allestimento set, laboratorio per sviluppo e stampa.
    Sono utilizzate: 2 Nikon, 1 Canon, 2 Hasselblad a pellicola e 1 digitale, ma soprattutto 8 macchine a banco ottico Toyo, Horseman, Sinar, Plaubel, dal formato 4×5 fino al 8×10 pollici.
    Nei quasi quaranta anni di attività si sono susseguiti clienti come:
    Buitoni, Agnesi, F.lli De Cecco, La Molisana, Findus, La Sorbetteria di Ranieri, Algida, Amadori, Eurospin, Tre Valli, Coop Centro Italia, Liebig, Conad, Curti Riso, Grifo Latte, Royal gelati… (per il settore alimentare). Nazareno Gabrielli, Ellesse, Lebole, Igi&Igi, Skinni, Fausta Tricot…(per il settore abbigliamento). Inoltre: Cartiere Miliani, Uno A Erre, Jonson & Jonson, FBT elettronica, Margaritelli Parquet, Ferrero legno, Parqueterie Berrichonne, Tagina Ceramiche, Relais San Clemente, Alla Posta dei Donini…
    Ha realizzato produzioni fotografiche con le agenzie pubblicitarie: J. Walter Thompson London, Italia/BBDO, Livraghi Ogilvy & Mather, Columbus Italia e per le migliori agenzie locali.
    Nel 1976 è autore del libro fotografico “Jazz in Piazza” che documenta la manifestazione Umbria Jazz; il volume viene recensito da tutta la stampa specializzata, dal critico Dario Salvadori e da Renzo Arbore ed Adriano Mazzoletti per la RAI-TV. Il libro è stato diffuso anche all’estero. Inoltre varie foto verranno utilizzate da Armando Curcio Editore e Rusconi per alcune loro opere editoriali.
    Lo Studio Iriscolor riceve il primo e terzo premio del concorso “Premio Umbria Pubblicità” nelle edizioni 1990 e 1994 per la sezione Fotografia Pubblicitaria
  • MARCO CUCCHI: Mio padre è un fotografo amatoriale ed è grazie a questa sua passione, che ho avuto la fortuna di nascere e crescere in mezzo a macchine fotografiche e camere oscure. Il mio primo scatto è stato con una Pentax ed ho avuto la costanza di rimanere sempre fedele alla famosa casa di produzione. La mia attività di fotografo non professionista si è intensificata con l’arrivo dei miei trenta anni, periodo in cui ho viaggiato molto e sperimentato più che potevo, sia con la tecnica analogica (e relativa stampa) che digitale; quindi, dopo vari anni di pratica, ho capito che il ritratto (ma anche l’auto ritratto) è la forma espressiva che più mi appassiona e che più esprime quello che sento e quello che voglio che gli altri sentano. Un viso, un corpo, un’espressione, sono mezzi tramite i quali si possono esprimere emozioni, sentimenti, attitudini e pensieri.
  • RINO DI MAIO: Inizia a fotografare negli anni ’60 non prediligendo determinati settori o correnti.
    Nel 1975 fonda il Foto Club Perugia. Nel 1979 riceve dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche l’onorificenza B.F.I. (Benemerito della Fotografia Italiana). Nel 1985 riceve la STELLA PSA, onorificenza della Photographic Society
    Of America (Per stampe a colori).Nel 1986 riceve l’onorificenza AFIAP (Artiste de la Fédération Internationale de l’ Art Photographique). Nel 1987 riceve l’onorificenza Hon.FCOS (Membro d’onore del F.C. Orizont-Romania).Nel 1989 fonda l’Accademia Fotografica Perugina. Nel 1993 riceve la Stella FIAF.
    Più volte premiato in concorsi nazionali ed internazionali. Giurato in numerosi concorsi fotografici a livello nazionale. Giudice unico nel Trofeo Dunhill della Photographic Society Of Malta. Giudice nella 127th Internaz. Exhibition of Edimburgh Photographic Society. Numerose le mostre personali, in Italia e all’Estero,alle quali ha partecipato e partecipa.
    Suoi lavori sono stati pubblicati nelle più note riviste e libri fotografici.
  • FABRIZIO FILIPPINI : Ho iniziato con la Voigtländer di mio padre quando avevo 16 anni (nel 1968…), e poi insieme ad un gruppo di amici ho proseguito con la passione dello scatto e soprattutto della camera oscura. Come molti appassionati dell’epoca, si passavano nottate intere dentro garage o scantinati alla luce rossa della lampada che non impressionava la carta, immersi nell’odore del rivelatore, dello stop e del fissaggio. Fotografavo soprattutto paesaggi, street e ritratti, ma poi alla fine riprendevo un po’ di tutto. E’ durata una decina d’anni, poi l’Università fuori sede, poi il matrimonio, la famiglia, il lavoro, hanno sottratto sempre più tempo alle distrazioni, fino a farmi abbandonare del tutto la fotografia.
    E’ ricominciato tutto dieci anni fa, quando è tornata la disponibilità del tempo libero, con l’affermarsi di un digitale abbastanza maturo, e con l’occasione di un mio vecchio compagno di scatti che non aveva mai abbandonato la passione, e che vendeva la sua Canon 40D usata per acquistare una 5D. Mi ha offerto la sua vecchia fotocamera, ho accettato l’offerta, e si è risvegliata la passione. Poi per un puro caso mi sono avvicinato alla fotografia naturalistica, e la passione per la natura, associata alla mia naturale propensione per tutto ciò che si avvicina all’informatica, hanno indirizzato la mia fotografia verso i soggetti animali e naturalistici in genere, e mi hanno spinto ad approfondire il più possibile lo studio della post-produzione, ora resa così potente dai mezzi digitali. Naturalmente, anche se la fotografia naturalistica la fa da padrona tra i miei scatti, non rinuncio ad esplorare tutti gli altri generi fotografici, come del resto facevo tanti anni fa…
  • GIUSEPPE GUAITINI: I primi scatti a 16 anni con una Agfa a soffietto 6 X9, durante una processione con i bellissimi costumi tradizionali sardi.
    Fino dall’inizio sono attratto dalla figura umana che fotografo sia in interni che in esterni facendo particolare attenzione a curare i dettagli e l’ambientazione per valorizzare , al meglio, le caratteristiche estetiche e caratteriali dei soggetti.
    L’adesione al Foto Club Perugia, negli anni 70/80, mi ha permesso, grazie all’aiuto dei Soci più esperti, di approfondire le tecniche di ripresa e stampa in B/N.
    Ho partecipato ad alcuni concorsi e mostre fotografiche in italia e all’estero.
    Nel 1978 ho seguito il concerto di Umbria Jazz,a Castiglione del Lago, soffermandomi soprattutto sulla folla di giovani spettatori, a posteriori molto interessante per quel periodo storico particolare .
    Recentemente, data la mia origine sarda e l’amore per la “buona tavola”,mi diverto a preparare, degustare e fotografare alcuni piatti dalla tradizione barbaricina.
  • BARBARA MAESTRUCCI: Mi chiamo Barbara Maestrucci, sono un’appassionata di fotografia, il mio primo amore è stato la
    macrofotografia: mi ha affascinato scoprire questo piccolo micro mondo nascosto.
    Cosa non è la fotografia?
    Non è certamente noia!!
    Non è cercare di realizzare scatti simili a quelli di altri fotografi, per quanto importanti e capaci possano essere.
    E’ creare armonia tra colori, sfumature e soggetto, cercare di stupire, questo è per me la fotografia.
    Come quasi tutte le persone che iniziano a fotografare, all’inizio non sai bene cosa vuoi realizzare, scatti un po’ di tutto, poi ti rendi conto che ci sono scatti che catturano più di altri la tua attenzione e allora provi a fare qualche foto in più.
    All’inizio scattavo con i tubi di prolunga, dopo un po’ mi sono resa conto che hanno molti limiti e allora ho cominciato ad informarmi per l’acquisto di un obiettivo macro .
    Dopo molte difficoltà: capire la tecnica di certi scatti e come poterli realizzare, abituarmi all’uso del cavalletto, il primo anno scattavo a mano libera, niente di più sbagliato! Conoscere le abitudini dei soggetti, a che ora cercarli, dove, come avvicinarmi…..
    Qualcosa di buono sono riuscita a realizzare: nel 2016 ho realizzato una mostra a Palazzo Della Penna a Perugia dal titolo “Naturalmente Macro”.
    Credo che la prima cosa sia acquisire un occhio fotografico.
    In un certo qual modo si passa da una visione del mondo “normale” ad una “fotografica”, nel senso che guardi il mondo come se avessi un occhio dietro al mirino della macchina fotografica. Un bambino, un fiore, un cielo particolare, sono tutti clik attraverso l’obiettivo.
    Poi ci vuole un po’ di fortuna e credo, nel mio genere, tanta tanta pazienza e conoscenza.
    Risultato: oltre che fare belle fotografie, scopri il piacere di vedere la natura da vicino, di comprenderla ed amarla.
    In questi ultimi anni mi sto inoltre dedicando allafotografia naturalistica della fauna selvatica.
  • MARIO PENNICCHI: La mia passione inizia nel 1974, stimolato da amici fotoamatori e dalla attenta lettura de “Il libro della fotografia in bianco e nero” di Andreas Feininger. All’inizio fotografo qualsiasi cosa mi capiti e nel contempo prendo pratica della camera oscura. Successivamente leggo libri e riviste di fotografia, sia quelle dedicate alle immagini che alla tecnica, acquisendo una buona capacità espressiva e manualità nella stampa fotografica fino ad avere qualche buon risultato nei concorsi fotografici.
    L’iscrizione al Fotoclub Perugia costituirà un grande stimolo alla mia evoluzione per effetto del confronto con gli altri colleghi. In seguito, il desiderio della ricerca di un mio stile personale, che tuttora continuo a perfezionare, mi convince ad interrompere la partecipazione ai concorsi.
    Per presentarmi meglio sul piano artistico: amo le fotografie concettuali, che spesso evocano sentimenti di mistero, dubbio, abbandono, solitudine. In altre parole, per me, non è importante l’oggetto della fotografia, ma riuscire a catturare “quella” sensazione che l’immagine ha prodotto in me, condizionata ovviamente dalla mia sensibilità, spesso come se il tempo fosse tenuto in sospeso. Così la stessa sensazione può derivare da un paesaggio urbano , da un nudo o da qualsiasi altro soggetto.
    Durante i lunghi anni del lavoro tengo quasi completamente in sospeso questo “desiderio” e mi dedico alla fotografia di viaggio e di sport (basket in particolare).
    Ora, finalmente in pensione, ricomincio a fotografare ciò che sento e non solo ciò che posso.
ORGANIZZAZIONE FOTOCLUB
  • MODULO DI ISCRIZIONE: in preparazione
  • RIUNIONI PERIODICHE: APPENA POSSIBILE AVRANNO CADENZA SETTIMANALE CON GIORNO/ORA DA DEFINIRE
  • COSTO D’ISCRIZIONE: DA DEFINIRE, PREVISTA L’ISCRIZIONE DEGLI STUDENTI CON QUOTA RIDOTTA; l’iscrizione da anche accesso alle convenzioni che il fotoclub stipula e stipulerà con vari fornitori nell’ambito della fotografia